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LO SHAKUHACHI |
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La vibrazione della
colonna d'aria che produce il suono è ottenuta dirigendo il soffio
contro un bordo affilato (labium) come
avviene per esempio anche nel flauto dolce usato nella musica
europea del Rinascimento e del Barocco. Però mentre il flauto dolce
ha uno stretto canale dell'aria (ricavato nel blocchetto
della testata dello strumento) che dirige con precisione il flusso
d'aria verso il labium, lo shakuhachi ne è
completamente privo e la giusta angolazione del flusso è affidata
interamente alla posizione delle labbra
dell'esecutore. |
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Particolare innesto e caratteristiche |
Particolare labium |
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Il perchè del nome |
Il nome dello shakuhachi deriva da un'abbreviazione dell'espressione isshaku hachi sun [uno shaku e otto sun] che esprime la lunghezza più comune dello strumento (54.5 cm). Lo shaku e il sun sono due unità di misura per le lunghezze usate nel Giappone antico: uno shaku corrisponde a 30.3 cm mentre un sun equivale alla decima parte dello shaku, cioè 3.03 cm. |
Introduzione ed |
Lo shakuhachi è stato introdotto in Giappone per la prima volta
durante il periodo
Nara come strumento utilizzato nel gagaku. Questo tipo di flauto aveva
sei fori (cinque anteriori ed uno posteriore) ed era un po' più
corto e sottile dello strumento usato in epoca successiva. Questo tipo di shakuhachi è però caduto in disuso durante il periodo Heian e non è più stato usato fino alla sua reintroduzione alla fine del periodo medioevale |
Lo hitoyogiri Tipo di shakuhachi introdotto in Giappone dalla Cina durante il periodo Muromachi. Era lungo 33 cm ed aveva cinque fori (quattro anteriori ed uno posteriore). Il suo nome significa letteralmente "tagliato con un nodo solo" ed allude al fatto che, per la sua lunghezza limitata, il suo corpo comprende generalmente un solo nodo del fusto del bambù. Inizialmente usato da mendicanti per la questua, fu poi utilizzato anche nella musica d'arte; ebbe una fioritura soprattutto durante l'era Genroku (1688 - 1703) ma in seguito fu soppiantato dal fuke shakuhachi. |
Il Fuke shakuhachi |
È il tipo di shakuhachi che era utilizzato dai seguaci della
scuola zen Fuke come aiuto alla meditazione. Dopo la soppressione della scuola all'inizio del periodo Meiji lo strumento ha avuto una grande diffusione nella musica d'arte. I tipi di shakuhachi utilizzati al giorno d'oggi derivano direttamente da questo strumento e possono in pratica essere identificati con esso. Il fuke shakuhachi ha cinque fori (quattro anteriori ed uno posteriore): i quattro fori superiori vengono chiusi con l'indice e l'anulare delle due mani mentre per quello posteriore si usa il pollice della mano posta più in alto (la sinistra o la destra, a seconda delle preferenze dell'esecutore). Esso viene prodotto in taglie diverse a seconda del genere musicale e della scuola artistica in cui viene impiegato; la sua lunghezza più comune rimane comunque quella di 1.8 shaku (54.5 cm). |
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Tempoku |
Il tempoku è uno strumento simile allo hitoyogiri che viene usato nella musica tradizionale della regione di Kagoshima; è lungo circa circa 30 cm, ha cinque fori (quattro anteriori ed uno posteriore) e produce un suono particolarmente delicato. |
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