CULTI RELIGIOSI  Gautama Siddhahrta        

 

BUDDHA e il BUDDHISMO
Religione fondata da Buddha nell'India settentrionale verso la fine del VI sec. a. C. Si tratta di una religione non incentrata sul culto di un dio, ma bensì su una dottrina morale che propone la salvezza attraverso l'estinzione del dolore nel nirvana. Gli insegnamenti di Buddha furono trasmessi solo oralmente da monaci di diverse regioni nei loro dialetti locali. Un grande aiuto alla diffusione del buddismo la diede il re Asoka (272-232 a. C.), che ne fece la religione di Stato dell'impero indiano. A poco a poco, il buddismo si diffuse anche in Cina (I sec.), Birmania e Corea (IV sec.), Indocina (primi secoli dell'era volgare), Giappone (VI sec.) e Tibet (dal VII sec.) dove diede origine al lamaismo. Le varie sette e scuole buddiste s'incanalarono in due grandi correnti: il Piccolo Veicolo (Hinayana), che sviluppava il lato ascetico e filosofico; e il Grande Veicolo (Mahayana),che coltivava il lato mistico e religioso.

Informazionì
Sakya -Clan della stirpe dei Ksatrya di cui facevano parte monarchi, principi e nobili guerrieri nell'antica società indiana.
Gautama -Il costruttore
Brahamani -Sacerdoti
Kàrma - lett. "opera" - Nelle religioni indiane, il peso delle azioni, anche appartenenti alle vite precedenti che determinano la reincarnazione e il dolore
asceta -Monaco, eremita, colui che è dedito ad una vita contemplativa
dio Mara - il dio che presiede al mondo delle passioni e della morte
(simile al Satana Cristiano)
Tathaghata  -Colui che ha visto la realtà così come essa è 
Dhammapada -Discorsi del Buddha
 
 
Dhammapada

Grazie alla tradizione Buddhista, Birmana e a quella Singalese, nel I secolo a.C. vennero raccolti i "Discorsi del Buddha", prima di allora affidati alla trasmissione orale. Nei "Discorsi", il Buddha risponde alle domande delle persone incontrate durante il suo peregrinare. Attraverso esempi, massime, poesie e canzoni egli indica la via della salvezza: solo rinunciando alle ricchezze materiali, alle distrazioni mondane e praticando la meditazione e l'ascetismo, gli uomini potranno liberarsi dalla schiavitù del dolore. Per far questo, però, gli uomini dovranno attraversare la "via media" in cui la salvezza potrà essere raggiunta attraverso l'eliminazione di ogni desiderio
 

Primo discorso del Buddha

 
Vita del BUDDHA  
Siddharta figlio del Re Shuddhodana e della regina Maya-Devi  discendenti del clan dei Sakya  che regnò su un principato posto all' attuale confine indo-nepalese, nacque nel VI° secolo a.C. (560/565 a.C.) nel palazzo reale di Kapilavastu.
La madre, che ebbe un sogno premonitore della sua nascita morì sette giorni dopo il parto.
Come era costume e usanza nelle ricche famiglie del tempo, dopo la venuta al mondo di un figlio, si invitavano  veggenti, sacerdoti e saggi più influenti del reame per farne predire il destino.
Al piccolo Siddharta, Yogi, Brahamani e astrologi riconobbero  le trentadue caratteristiche dell' essere straordinario  e profetizzarono due diverse opportunità di vita: la prima è che sarebbe diventato un grande Monarca e avrebbe dominato sul mondo  se avesse seguito una vita "mondana" ,la seconda un Saggio Illuminato nel caso in cui avesse  abbracciato un sentiero "spirituale".
I saggi inoltre conferirono al bambino nome di Gautama Siddharta.
Il padre e  re
Shuddhodana  , terrorizzato che il figlio potesse un giorno rinunciare al regno per seguire la via monastica, come avevano annunciato alla sua nascita, lo allevò come un grande principe.  Da bambino sotto la guida dei precettori imparò a leggere, scrivere, andare a cavallo e tirare con l'arco, da adolescente conobbe la pittura,la poesia, la musica, il teatro, l'etichetta del rango e il galateo erotico. Siddharta sotto il controllo del padre visse i primi anni della sua vita in modo gioioso e spensierato ben lontano dal conoscere ogni forma e tipo di sofferenza.  
Al compimento dei sui 16 anni, gli  venne data in moglie la giovane e bella e nobile Yashodara dalla quale dopo 12 anni ebbe un figlio che chiamò Rahula. In sintesi i primi 28 anni della vita di Siddharta fuurono apparentemente perfetti; ma il Kàrma  che lo attendeva era ben diverso.
Un giorno incuriosito dalla vita esterna al castello, dal quale non era mai uscito, decise di valicare le grandi porte che confinavano con la città. Chiese al suo scudiero Chandaka   di  condurlo con un carro regale in città e lì incontrarono un malato, un anziano ed infine un cadavere che stava per essere cremato dai famigliari.
Alla comprensione di quanto fosse dura la vita, ben lontana da quanto lui aveva sperimentato tra le dorate mura della sua reggia, entrò in un profondo stato di crisi esistenziale. Prese coscienza immediatamente che vecchiaia, dolore e sofferenza sono parte integrante della condizione umana.
Preso dallo sconforto e dalla disperazione, il giovane incontrò un un anziano asceta, vecchio nel corpo ma radiante nello spirito. Alla domanda chi fosse, il vecchio saggio rispose che era un monaco itinerante, che  rinunciando ai piaceri della vita materiale si sarebbe dedicato alla ricerca spirituale, l'unica capace di far aspirare e raggiungere la vera felicità.
In quel momento Siddharta comprese quale fosse la sua più autentica aspirazione.
Abbandonò il palazzo in piena notte  e all'età di 29 anni Siddharta cominciò il suo percorso da asceta. Vagando per molti regni, si affiancò prima allo Yogin Arada Kalapa, poi al guru Rudraka dove apprese dapprima lo Yoga e successivamente la meditazione. Ma le vie di questi santoni non furono per lui soddisfacenti. Insieme a cinque compagni decise di trasferirsi a Gaya nel regno di Magadha, qui per 6 anni adottò tecniche di profonda mortificazione corporea per poter arrivare alla liberazione.
Compreso che,  yoga, meditazione  intensa e   ristrettezza fisica non erano il tramite per fargli raggiungere la conoscenza definitiva sospese ogni pratica, mangiò una ciotola di riso offertagli da una pastorella, fece un bagno purificatore nel fiume Nairanjana, realizzò un cuscino e si sedette sotto un albero dove entrò in uno stato di profonda riflessione interiore con l'intenzione ferma di non alzarsi fino al raggiungimento dell'illuminazione.
Nel suo stato "cosmico" il dio Mara, invano, tentò di disturbarlo corrompendolo e tentando di convincerlo del suo fallimento esistenziale.
Superata ogni tentazione, nel suo stato contemplativo Gautama Siddharta raggiunse la conoscenza definitiva. Esso comprese i meccanismi che governano il cosmo e l'uomo ... divenne
il Buddha, l 'illuminato ,
il Tathaghata.
Si fermò alcuni giorni a meditare sotto l'albero, poi incontrò i suoi 5 compagni che, accortisi dei suoi cambiamenti e apprendendo dai suoi racconti quanto gli accadde divennero i suoi primi discepoli.
Ebbe così inizio il loro peregrinare per tutta l'india divulgando  l'Insegnamento del Buddha .
Il Buddha morì a più di 80 anni nel regno dei sovrani di Malla ( Kusinagara 483/486 a.C. ) per un intossicazione alimentare.

   

  Riferimenti
www.freezen.it
www.scuolainteriore.it 
www.wikipedia.it
http://www.guruji.it/dammapada2.htm     (testo dhammapada)
http://spazioinwind.libero.it/popoli_antichi/Religioni/Buddismo/BUDDISMO.html    (di P. Pastore)
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